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Papà gambalunga


Papà gambalunga era il mio cartone animato preferito, ma la verità è che ho scelto questo titolo perché "Valentina gambalunga" si prestava troppo facilmente a doppi sensi. 

Stamattina sono partita per venire qui a piedi, e dagli sguardi di chi, conoscendomi, mi ha chiesto se volessi un passaggio, ho capito che la cosa non è tanto scontata (è normale). 

Pippa e Giotto (gli asinelli sardi, ndr) sono in amore, e mi fanno tanto ridere perché si rincorrono tutti e due a turno, ma mai insieme. Dove l'ho già vista questa cosa? 

Le verdure crescono bene, grazie anche (o forse soltanto) alla pioggia, le olive si riempiono e io continuo a seminare in giro cose, in preda ad un delirio da pollice verde che in realtà al momento è più marrone. 

Oggi non ho molte cose sagge da dire, ma la camminata nel verde e in salita, e questo piacevolissimo clima ventoso dovevano essere condivisi con qualcuno, e quindi li condivido con quelli che ancora leggono i miei flussi di coscienza che manco James Joyce. 

(Giuro che non lo faccio apposta, ma Ulisse continua a perseguitarmi. Poi un giorno vi racconto anche questa.) 

Chi tene mala capa tene bone cosce.

Colui (o colei) che non ci sta tanto con la testa, dovrebbe essere in grado di affrontare prove fisiche. 





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