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Scoliosi agricola

Oggi parliamo di cose storte.

Parliamo di quando tu ti fai un'idea di quale sia il normale percorso di una cosa e poi non va come dici. Parliamo di curve, deviazioni, ostacoli, imprevisti, insomma quelle cose che proprio non ti aspetti e devi pure capire come gestire.


Ad esempio, io alle medie ho dovuto portare il busto per la scoliosi, perché la mia schiena, che presumibilmente avrebbe dovuto crescere dritta, iniziò a formare una curva. A ogni curva della colonna vertebrale ne corrisponde sempre un'altra, la curva di compensazione. Perché giustamente, se non riesci a raddrizzare la cosa in tempo, la schiena per apparare curva ulteriormente, nel disperato tentativo di ritrovare un equilibrio ormai perso.


Ma se oggi parliamo di cose storte, non è per via dei miei traumi scoliotici, è per colpa delle melanzane.

Perché le melanzane dovrebbero crescere belle in lunghezza, fare una via dritta verso il basso e diventare belle da vedere, perfette da friggere a fette, e invece non sempre va così.

Per una pura questione gravitazionale (non sono certa ci sia un fondamento agronomico dietro questo assunto, ma concedetemi la licenza poetica please), le melanzane dovrebbero avere vita facile a crescere dritte e sistemate, ma a volte non va così.

Che sia per un ramo della stessa pianta, per uno dei supporti o per un motivo di altro tipo, capita che le melanzane assumano forme contorte, brutte, arravogliate. Cioè, quelle giustamente si mettono sulla loro strada e a un certo punto trovano un ostacolo, potrebbero decidere di fermarsi, e invece le melanzane coraggiose continuano a crescere, adattandosi allo spazio che c'è, trasformandosi e mutando pur di continuare ad andare.

Io me lo ricordo ancora il 20 luglio di 9 anni fa, perché il 20 luglio è il compleanno di Andrea, e io quella sera sono scappata in lacrime a casa mia perché avevo capito cosa mi stava succedendo. Io mi ricordo la curva irreparabile che ho preso quell'anno, con i voli da prendere all'alba da Milano e il dolore da dover affrontare sola. Mi ricordo gli anni successivi con l'ansia perenne e la paura negli occhi e nel cuore, e mi ricordo pure la gioia del 9 aprile di due anni dopo, quando è finito tutto.

Non ho bisogno dei ricordi di Facebook per ricordare che due anni fa, ed era sempre dopo un 20 luglio, riempivo barattoli di pomodorini stando in piedi per miracolo. Non posso dimenticare la curva che ho dovuto prendere quell'estate, per continuare a crescere e non restare bloccata e abbandonare tutto. Orgoglio da parte, gelosia e carattere pure. Nottate insonni e pomeriggi passati a correre dovunque ci fosse bisogno di un po' di conforto o di respiri profondi per calmare crisi di panico. Piedi scalzi e chiavi smarrite, lacrime e sangue.

E non è solo per prossimità temporale che mi ricordo pure dell'anno scorso, di quella casa con la porta chiusa dall'interno, del telefono spento e della mia incapacità. Mi ricordo degli insulti, del disprezzo, della cattiveria e dei falsi moralismi. Quanto drastica deve essere stata quella curva, per adattarmi a qualcuno così pieno di dolore inespresso, così fortemente controverso da farmi mettere in dubbio anche tutti gli ostacoli superati e le mie curve antecedenti?

È ancora presto per parlare della curva che sto assumendo adesso, per necessità e per salvarmi di nuovo. Per consentirmi di continuare a crescere, nonostante tutto.


Insomma io le capisco, le melanzane, perché sono coraggiose e decidono di andare avanti anche se si ritrovano tutte storte e ammaccate. Perché anche se non vanno bene per la parmigiana, possono sempre diventare melanzane a funghetto, paté, ripieno per puparuoli 'mbuttunati. Io le ammiro, oltre che capirle, perché ci vuole coraggio e buona volontà a farsi apprezzare nonostante le botte prese, il dolore di dover crescere in uno spazio stretto, la consapevolezza che ci sono melanzane più belle e perfette, con la pelle omogenea e senza cicatrici. I stand with you, mulignane storte, e non solo perché ho la scoliosi come voi.


"E mo te pare storta, ma s'addirizza tutta int' 'a 'na botta."

E ora può sembrarti storta, ma si raddrizza tutta in una volta.


Penelope - Capitan Capitone e i fratelli della costa


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